In questi giorni molti sinistri nostrani hanno esaltato la figura di McCain o di Bush senior, ricordando le loro parole nel riconoscere la sconfitta elettorale e la vittoria degli avversari democratici. Effettivamente Trump ha rotto un tabù. Per la prima volta alla casa Bianca è seduto un repubblicano che agisce e si comporta nei confronti degli avversari come solitamente fanno i democratici: delegittimandoli.
Generazioni di leader e presidenti repubblicani hanno subito puntualmente linciaggi mediatici, accanimenti, proteste di piazza nella ricerca continua di delegittimarli. Delegittimazione che nasce dal non accettare le idee diverse dalle proprie al potere. Il tutto nasce dai tempi di Berry Goldwater, poi padre dell’attuale destra americana, fatto passare per segregazionista e sganciatore di bombe atomiche, quando i governatori segregazionisti in realtà votavano Johnson e la bomba atomica nella storia l’avevano usata i dem (con Truman). Si continuerà poi con Nixon, Reagan, Bush e soprattutto l’altro Bush. Ognuno di loro fortemente avversato come il male assoluto.
Ognuno di loro con ombre certamente come watergate, contras, guerra in iraq, ma voglio dire… dall’altra parte si rispondeva con gente sulla quale è quasi lesa maestà ricordare legami con la mafia, baia dei porci, guerre in vietnam, colpi di stato nel mondo, bengasi, abusi sessuali etc etc. Ogni volta a raccontarci che era meglio un Dole, un Romney, un McCain, Un giorno arriva un tizio che se ne frega della narrazione dell’altra parte, che più gli altri alzano il tiro, più lui lo alza ancora di più, in virtù del fatto di potersi permettere di essere solo contro tutti. Trump indubbiamente a sua volta ha fatto della delegittimazione dell’avversario la migliore arma. Ha visto che funzionava e che l’elettore medio repubblicano era frustrato da questa disparità, stufo delle levate di scudi di Hollywood contro il presidente conservatore di turno: così si è radicalizzata l’alt right, così è nato il bacino elettorale di Trump, così si è imposto Trump. Alla fine come dargli torto? Avete mai visto un presidente repubblicano accolto da sportivi applausi, invece di essere giudicato dalla stampa prima ancora di insediarsi o di vederne i risultati? Avete mai visto una presidenza che non fosse accompagnata da proteste di piazza fin dal suo primo giorno?
Alla fine è un po’ quello che sta succedendo in Italia, per riportarvi a cose che forse sono più facilmente comprensibili. Ora che c’è Salvini, Silvio sembra un santo, ma ve lo ricordate cosa non hanno messo su contro Silvio a suo tempo? Oppure vi ricordate come Almirante sia diventato fine politico per i sinistri negli anni 90, dopo l’avvento di Fini e i suoi lacchè nelle sale dei bottoni, dato che era meglio un fascista in tv, che un fascista in cabina di regia? Per la sinistra moderna (orfana cioè di ideologia e di idee) far politica si riduce spesso nel delegittimare l’avversario. Alla fine ha iniziato per farlo anche la destra.