Non vi sentite presi in giro? Quando per anni ti dicono che quelle lunghe trafile agli uffici pubblici sono indispensabili e non si può fare diversamente, e poi in un mese di emergenza tutto diventa digitale.
Quando ti chiedono tributi per cose come l’occupazione di suolo pubblico, o l’insegna, o la vetrina, o le accise sulla benzina, alle quali non corrisponde un servizio, tributi che sono incancellabili e di cui tutto ad un tratto si scopre che si può fare a meno.
Quando ti dicono che è essenziale stare a casa, a costo del fallimento, ma poi ogni situazione ammette una deroga. Il 25 aprile puoi andare a celebrare, ma i funerali no. I politici possono girare per le strade come fossero supereroi, ma gli imprenditori che gli pagano lo stipendio no. Puoi fare un take away entrando uno per volta, ma un negozio uno per volta no.
Quando ogni 14 giorni arriva un omino in televisione (sì, omino, perchè fino a prova contraria non mi rappresenta e nessuno lo ha votato.. vi diranno che lo prevede la costituzione: certamente, ma rimane un dato di fatto che, legittimo o no, noi non lo abbiamo scelto e al momento del voto nessuno sapeva chi fosse) che decide di rimandare alcune delle tue libertà di altre due settimane. Perchè dire fin da subito che “riaprirete il 1 giugno” era pericoloso. Qualcuno non lo avrebbe accettato e allora si fa come con i bambini. Dove i bambini siamo noi.
Quando ti dicono che si stanno impegnando molto, che hanno fatto manovre senza precedenti, e in realtà è quasi tutto un prestito bancario (che sarà concesso a pochi), mentre la parte di trasferimenti dello Stato è un’inezia rispetto agli altri stati europei e non. Ma i soldi non ci sono, obietterà qualcuno. Vero, e allora dillo. DILLO che non ci sono soldi perchè in momenti di pace abbiamo speso come in tempi di guerra e ora che sono tempi di guerra non ne abbiamo. Un po’ di verità per favore.
Quando ti dicono che siamo tutti sulla stessa barca perchè il lockdown riguarda tutti, ma poi tu sei a casa e devi tenere la serranda abbassata e guadagnare ZERO (anzi 600 euro ipotetici per campare te, tua moglie e magari qualche figlio), altri sono a casa con una cassa integrazione ipotetica che è meglio di nulla ma con l’ansia di non rivedere il lavoro domani e altri ancora sono a casa pagati regolarmente perchè nel pubblico non esiste la cassa integrazione.
Quando ti dicono che riaprirà gradualmente tutto ma non le scuole e tu hai dei figli. E se vuoi lavorare devi pagare una baby sitter. E per pagarla con le loro regole ed i loro contributi ti ci va tutto il tuo guadagno. Allora fai due conti e vedi che se lavorassi a nero e pagassi a nero ti rimarrebbero anche i soldi per la baby sitter. E quei soldi in più dove sono finiti? Per le mascherine che i medici non hanno mai avuto? Per lo stipendio di quelli che sono a casa retribuiti a spese tue? Quando chiedono a tutti un ultimo sacrificio da due mesi, ma sai che non sarà l’ultimo e che il sacrificio pesa per alcuni in maniera molto più grave.
Cosa fareste se a prendervi così in giro fosse un vostro amico o familiare o un dipendente o il datore di lavoro?